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GLI OBIETTIVI
Noi viviamo in un luogo che ancora riesce a stupirci, con la continua mutazione delle stagioni, che da sempre colorano la nostra terra.
Ma non è l’unica fortuna che abbiamo a vivere qui.
Il mondo sta andando in un unica direzione, a velocità stratosferica, ed è in questo processo che stiamo perdendo tanti piccoli pezzetti. Sono le differenze, le tradizioni, le tipicità locali, che ormai agli occhi dell’uomo moderno sono divenuti insignificanti, e che rischiano di annegare in un oceano tutto uguale e assolutamente senza sfumature.
Ciononostante, il ritmo velocissimo imposto dai nostri tempi non è riuscito ancora a spazzar via le tradizioni popolari dalla nostra terra,
Tutti noi non possiamo, né tantomeno vogliamo, arrestare questa corsa, ma vogliamo solo tenere uniti i pezzetti, specialmente quelli più colorati e strani.
La caratteristica principale della tradizione popolare, è il modo in cui ne viene tramandata la propria storia. Ogni società umana, specialmente quelle legate al mondo rurale e popolare, cerca di trasmettere alle nuove generazioni il suo bagaglio più prezioso: la memoria delle sue radici.
Ciò è fondamentale, perché un uomo senza memoria non è più un uomo.
Questo processo avviene però tramite il mezzo più effimero e volatile di tutti: l’oralità.
Ed in questo caso però la fortuna non è dalla nostra parte, perché il tempo si sta riprendendo gli ultimi contatti con la memoria popolare, i nostri “vecchi”.
Quasi non esiste più una cosa che duri a lungo o addirittura per tutta la vita. Tutto è consumato in fretta, e poi buttato via. Il calzino rotto si butta, non si ricuce. Ma così ogni popolazione perde il suo colore e la sua forma, il suo viso e le sue espressioni, le sue sfumature più belle. I suoi pezzetti.
Ecco, noi vorremmo mettere via quei pezzetti. Tutti, non solo quelli colorati e strani, anche se quelli magari saranno messi in bella mostra, sulla vetrina e non buttati alla rinfusa dentro ai cassetti.
Il nostro è dunque un richiamo, un invito alla valorizzazione del nostro territorio e delle nostre piccole diversità. Un richiamo alla continuità dei nostri canti e delle feste, delle espressioni e del linguaggio dialettale. Vorremmo continuare con la ricerca nel passato del nostro angolino di terra, piccolo, ma pur sempre nostro.
Tutto ciò per allietare il presente.
E per srotolare tutto verso il futuro, verso e per le nuove generazioni.